domenica 13 aprile 2014

LAGNANZA

L'ho dichiarato subito nel titolo, questo è un post di lagne, chi vuole evitarle è avvisato, passi oltre!
In particolare voglio lagnare sulla SIAE.
Quando ho iniziato, ormai 15 anni fa, avevo il desiderio di fare del mio podere un luogo dove fosse anche possibile, di tanto in tanto, ascoltare buona musica (secondo i miei gusti ovviamente), fatta in modo familiare, perché ovviamente non ci sono spazi pensati per questo scopo, ma con il piacere di stare vicini vicini, chi suona e chi ascolta, e di cenare poi tutti insieme.

Faccio un esempio. Chiara Foletto, che è poi diventata un'amica, violinista dell'Orchestra Regionale Toscana, è venuta più volte, prima con un collega chitarrista, poi con il Quartetto Afrodite, di cui faceva parte. Io ospitavo gratuitamente artisti e famiglie, loro suonavano gratuitamente. Ci sono stati al massimo 30 spettatori, che pagavano 25 euro per la cena.




Stessa cosa con amici che suonavano jazz.






E passerò da idiota, ma confesso che non avevo la minima idea che in tutto ciò dovesse entrarci la SIAE, tant'è vero che stampavo e disseminavo allegramente volantini in cui cercavo di ampliare il mio scarso pubblico.
E infatti un bel giorno mi telefonò un garbato signore della SIAE, che aveva preso un mio volantino in un bar, e mi invitò garbatamente a mettermi in regola, pena sanzioni varie.

Scoprii quindi quanto segue. La zona del mio Podere è di competenza dell'ufficio SIAE di Massa Marittima, ma per agevolare gli operatori un incaricato viene una volta la settimana a Castel del Piano e riceve per due o tre ore nel pomeriggio presso il comune. Ogni qual volta io volessi organizzare un concertino (questa la tipologia delle mie cene con musica, per loro) dovrei recarmi di persona (niente mail!) a Castel del Piano, chiedere autorizzazione preventiva e ritirare borderò (cosiddetti, moduli in cui si indica autore e titolo di ogni brano musicale che verrà eseguito) e biglietti numerati con relativa distinta da compilare. Successivamente al concertino, entro 15 giorni mi pare, dovrei recarmi di nuovo a Castel del Piano, consegnare borderò e biglietti avanzati e pagare in contanti (niente bonifici, bancomat o carte di credito!) gli oneri relativi. Confesso che non ricordo che percentuale si prenda la SIAE, ma ricordo bene che tutto l'incasso della serata, per loro, è da imputarsi all'intrattenimento musicale; e c'è comunque un minimo sotto il quale non si può scendere. Dunque, per 30 persone che pagano 25 euro l'incasso è di euro 750; e se non sbaglio la volta in cui mi hanno colto in flagrante (era il 2003) ho pagato la quota minima, intorno ai 200 euro. Ovviamente, con mio grande rammarico, non ho mai più organizzato niente del genere. Erano comunque serate un po' a rimessa, figuriamoci con la SIAE e due viaggi a Castel del Piano!

Tuttora per pranzi e cene di nozze mi tocca spiegare la faccenda agli sposi e mettere in chiaro che la SIAE è a carico loro. Se durante il ricevimento vogliono musica, dal vivo o riprodotta non importa, e non importa se è una festa privata, bisogna chiedere autorizzazione alla SIAE. Proprio pochi giorni fa, per un matrimonio ho chiesto i prezzi al garbato signore della SIAE, sempre lui, che viene a Castel del Piano una volta alla settimana. Fino a 100 persone, senza ballo, euro 110 + iva al 22% = euro 135 circa. Se vogliono ballare, non chiedetemi perché, il prezzo è più alto: euro 180 + iva al 22% = euro 219,60. Alcuni mi propongono di non chiedere autorizzazione e pagare loro l'eventuale multa. Io rifiuto e rifiuterò sempre, sono comunque io responsabile e non voglio fare figure meschinissime. E non voglio neanche farne una questione di principio: in via generale trovo sacrosanto che il lavoro degli autori debba essere pagato; ma questo è un modo iniquo e cervellotico, e finché è l'unico io non organizzerò più serate con musica. Mi spiace....